I TAPPETI INDIANI
La produzione dei tappeti indiani era fiorente e apprezzata in età Moghul (1526-1858).
Gli antichi tappeti indiani, di cui possediamo magnifici capolavori a partire dal XVII secolo, fanno motare le influenze safavidi nei disegni e nell'insieme compositivo. La predominante era l'amore e la natura, che venivano rappresentati con un gusto realistico. I fiori, in particola modo, erano la preferenza dei maestri annodatori. Venivano utilizzate sia la morbida e lucente lana del Kashmir e sia la costosa seta a volte ritorta con fili d'oro e d'argento.
Nel 1858 la dinastia MoghuI perse il potere e la tradizione di annodare tappeti finì.
Iniziò la produzione a basso costo, si iniziarono a utilizzare colori sintetici, cotone mercerizzato e fibre industriali. Fra i disegni si preferirono imitare decori persiani, molto richiesti in commercio anche per il loro prezzo contenuto.