Lavaggio artigianale tappeti orientali
Giugno 24, 2020
STORIA E ORIGINE DEL TAPPETO
Il tappeto orientale ebbe origine dalle prime apparizioni del telaio circa 3000 anni prima di Cristo, quando in Egitto il telaio era già conosciuto e se ne faceva grande uso. Nelle pitture di Beni Hasan ( località del medio Egitto sede di una necropoli principesca che risale alla XI e XII dinastia, circa 2000 – 1770 a. C ) si notano anche tessuti appesi alle pareti o stesi a terra.
Queste sono le prime testimonianze giunto fino a noi dell’esistenza di un tessuto da terra, che più tardi i persiani chiamarono con il nome di “ Ghali “ vale a dire “ oggetto che si calpesta” anche per meditare, pregare e vivere valorizzando la bellezza dei disegni e colori di ogni tappeto.
IL MATERIALE
La materia base per l’annodatura dei tappeti è la lana lucida, sottile e soffice della pecora orientale. Per alcuni la cui esecuzione richiede particolare finezza si usa la lana di agnello che rende morbida la morbida. La seta fu usata solo per i tappeti della corte di persia ovvero chiamati “ tappeti dello scià”.
LA TINTURA
La maggior parte dei tappeti persiani e orientali ancora oggi sono realizzati con colori naturali vegetali e minerali da spezie e fiori.
TECNICA E ANNODATURA
I tappeti sono annodati a mano nodo per nodo al telaio con diverse tecniche di annodatura che cambia secondo i paesi e alcune città del paese. Quelli più conosciuti abbiamo il nodo Ghiordes o turco e nodo Senneh o persiano. I tappeti più pregiati sono realizzati anche con la seta e con più nodi e lane più sottili e soffici. I tempi per la realizzazione di un tappeto annodato a mano varia secondo la finezza e dimensione da minimo a 3 mesi ( 700 ore circa) fino a più di 1 anno con la presenza di due o più annodatori di circa 10 ore al giorno.