I TAPPETI PERSIANI
Non è certo che i primi tappeti furono realizzati da popolazioni iraniche, è sicuro però che in Persia si arrivò a perfezionare l'annodatura, tanto che arrivò a costituire l'aspetto più importante dell'arte locale.
Dal 150 al 17362, la potente dinastia dei Safavidi regnò sulla Persia. Erano monarchi illuminati e riuscirono a unire iterritori e le culture di tutto il mondo iraniano, trasformandolo in uno degli Stati più evoluti dell'Asia. Furono mecenati, grandi estimatori dell'arte e le città furono abbellite con eleganti opere architettoniche e vennero chiamati a corte diversi artisti: miniaturisti, pittori, orafi, ecc. La capitale (Isfahan) diventò una città giardino, con splendidi palazzi, fontane, immensi parchi.
In questo periodo, l'arte dell'annodatura trovò un posto importante, vennero trovate innovazioni tecniche e decorative. Il fenomeno fu di tale importanza da trattare i tappeti persiani come vere opere d'arte; iniziarono ad essere decorati con disegni naturalistici, con colori sempre più ricercati. Qui si realizzarono i primi tappeti a giardino, che spesso riproducevano una vegetazione lussureggiante ravvivata da tersi corsi d'acqua.
Si produssero capolavori di una bellezza ineguagliabile. In Europa, le principali case regnanti e le famiglie più ricche e prestigiose vollero acquistare un tappeto prodotto nella favolosa Persia.